LE CROCIATE: PELLEGRINAGGI ARMATI
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Per quanto riguarda le Crociate si trattò di un pellegrinaggio armato, nient'altro. Le Crociate furono otto, di cui solo due vittoriose. Gli scontri si svolsero in Terrasanta e i periodi bellici durarono in tutto pochi decenni su diversi secoli. La maggior parte dell'Islam quasi non se ne accorse. Papa Urbano II, a Clermont nel 1096, le "lanciò" quasi per sbaglio. In sostanza egli disse agli irrequieti signori feudali: perché anziché battervi tra voi non andate a proteggere i pellegrini cristiani? Fino a quel momento i Luoghi Santi erano stati custoditi dai Bizantini, eredi anch'essi dell'Impero Romano, ma erano stati sconfitti e cacciati. Insomma, meravigliando lui per primo, l'appello del Papa provocò una valanga. Ma le Crociate fallirono per le beghe interne dei principi cristiani e per il sabotaggio di Venezia, interessata solo ai suoi traffici. Ma anche per motivi pratici. Chi ha letto Robin Hood sa che Riccardo Cuor di Leone, assente per la Crociata, si vide soffiare il trono da suo fratello Giovanni Senza Terra (che adesso ebbe la terra). L'episodio serve a far capire che nessuno aveva un reale interesse a partire per le Crociate. L'interpretazione (stantìa) marxista parla di "motivi economici". Ma i motivi economici, semmai, consigliavano di restare a casa. Invece un viaggio di anni, irto di pericoli, per andare a combattere vestiti di ferro nel deserto a cinquanta gradi all'ombra, con la concreta prospettiva di non tornare vivi. O di tornare e trovare un disastro a casa. C'erano sì gli avventurieri, nelle Crociate, quelli senza nulla da perdere. Ma i più andarono realmente per sciogliere il voto religioso. Federico Barbarossa ci morì annegato, san Luigi IX di Francia ci morì di peste, Riccardo d'Inghilterra si ritrovò col trono usurpato. Ci furono ombre, come in tutte le cose umane, ma anche luci. I problemi sorsero perché i crociati (tra cui molte donne-crociato), sciolto il proprio voto, se ne tornavano a casa. Ma è inutile conquistare qualcosa se poi non la si tiene. Cominciarono i Templari. Alcuni cavalieri francesi decisero di farsi monaci e restare là. Però armati, per difendere i pellegrini. Questi monaci-cavalieri applicarono alla perfezione le norme della Chiesa sulla "guerra giusta". Già da tempo, infatti, la Chiesa aveva cercato di porre un freno alla guerra: era ineliminabile, ma almeno la si poteva dotare di regole, rendere cioè "cavalleresca". Poco a poco, e sotto pena di scomunica, cominciarono le "tregue di Dio", le "paci di Dio", il divieto di combattere nei periodi di ricorrenze religiose, la distinzione tra combattenti e civili, il diritto di asilo, il trattamento dei prigionieri, eccetera. Tutto ciò costituirà la base del diritto internazionale odierno e il suo corollario di "diritto bellico" (è il motivo per cui si possono perseguire penalmente i "criminali di guerra").
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