LE AVVENTURE DI UN UOMO VIVO
Giornalista e scrittore inglese con uno spiccato spirito apologetico e grande capacità di leggere profeticamente la realtà
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Venerdì 13 gennaio il Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese ha organizzato un incontro dal titolo "Chesterton: le avventure di un uomo vivo, l'inventore di Padre Brown". Ospite speciale Fabio Trevisan, giornalista e scrittore, sposato e con quattro figlie, autore di diversi libri su Chesterton, conduce su Radio Maria la trasmissione "La Dottrina Sociale della Chiesa, oggi" ogni terzo sabato del mese, membro del direttivo dell'Osservatorio Internazionale card. Van Thuan di Trieste in collaborazione con il quale il nostro centro culturale ha organizzato una Scuola della dottrina sociale della Chiesa che è possibile seguire anche via internet.
MA CHI È GILBERT KEITH CHESTERTON? Nasce il 29 Maggio 1874 a Kensington. Tutti riconosceranno in lui una personalità frizzante, amabilmente polemica, umoristica e gioiosa. La sua produzione fu notevole: romanzi, commedie, poesie... e nel 1911 nasce dalla sua penna Padre Brown, certo la sua creatura più famosa, il piccolo prete cattolico protagonista di gialli di grande successo e spessore. È la trasposizione letteraria e romanzata del prete irlandese, così presente nella vita di Chesterton, padre John O'Connor, uno degli artefici della sua conversione. Le bellissime storie di Padre Brown in Italia furono interpretate da Renato Rascel in una serie televisiva degli anni '70. Recentemente ha ispirato la serie tv di don Matteo che a Padre Brown è sicuramente debitore di tante idee. Ma oltre a Padre Brown, Chesterton ci ha lasciato delle opere che ci mostrano che è tutt'altro che uno scrittore del secolo passato, semmai del futuro prossimo. Dopo anni di oblio, Chesterton sembra tornato di moda: lo si ripubblica, si offrono (finalmente) al pubblico italiano diversi inediti, e se ne parla in incontri e convegni. Se ne mette in evidenza - e giustamente - lo spirito apologetico del cristianesimo, ma c'è anche un altro fondamentale aspetto da sottolineare del grande giornalista e scrittore inglese: la sua capacità di leggere profeticamente la realtà. Già negli anni '30 scriveva e discuteva di eugenetica, ma non solo: vide in anticipo tutti i guasti che avrebbero prodotto i sistemi politici che a vario titolo soffocavano le libertà autentiche, in particolare giudicando con straordinaria preveggenza i guai di un moderno "stato servile" dove l'uomo è espropriato della sovranità personale, della possibilità di disporre del proprio lavoro, del proprio tempo, persino dei propri talenti. E' alla luce di questo pensiero che Chesterton diede vita insieme agli amici Hilaire Belloc e Vincent MacNabb al movimento inglese del Distributismo. Questi avevano identificato nello "Stato servile", capitalista o marxista è indifferente, l'asservimento dell'uomo allo Stato o al proprietario, e alle loro pretese.
IL FONDAMENTO DELLA LIBERTÀ Il fondamento della libertà - a differenza di quanto recitano le diverse ideologie da duecento anni - sta in Dio. Dimenticare che Dio è l'unica fonte di autorità è un cominciare ad offrire a Cesare quel che è di Dio, venerare la Bestia dell'Apocalisse e adorare ciò che desidera primeggiare. Il vero dramma della modernità, pertanto, sta nella scelta tra Dio e gli idoli, tra la civiltà cristiana e il nuovo paganesimo che adora potere, denaro e lussuria. Ma di fronte ai mali della Modernità e al loro progressivo affermarsi, Chesterton non rispose con pessimismo recriminante, ma con la lieta ribellione del cristiano. Con l'uso sapiente del paradosso, Chesterton non si limita a far sorridere il lettore. Gli svela che il mondo lasciato a se stesso diventa sempre peggiore. La conseguenza più deleteria della scristianizzazione non è stato il pur gravissimo smarrimento etico, ma lo smarrimento della ragione. Il mondo che rifiuta Dio, che gli volta le spalle, che vuole fare a meno di Lui, impazzisce.
FRASI FAMOSE DI CHESTERTON Alcune delle famose frasi di Chesterton ci permettono di comprenderlo meglio. "La Chiesa è il luogo in cui tutte le verità si danno appuntamento". "Sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate". "Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto". "La psicanalisi è una confessione senza assoluzione". "Il guaio dell'uomo moderno non è quello di avere perso la fede, ma quello di avere perso la ragione". "I bambini sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte degli adulti è malvagia e preferisce la misericordia". "La difficoltà nello spiegare perché sono cattolico consiste nel fatto che vi sono diecimila ragioni, tutte riconducibili ad un'unica ragione: che il cattolicesimo è vero". "Le fiabe non servono a spiegare ai bambini che i draghi esistono. Questo i bambini lo sanno già... Servono a spiegare che i draghi possono essere sconfitti". "Chi crede ai miracoli lo fa perché ha delle prove a loro favore; chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi". "Il cristiano non dubita della verità, ma di se stesso, mentre il materialista dubita della verità, ma non dubita affatto di se stesso. E soprattutto non dubita mai della propria moralità, perché aderisce ai canoni morali fittizi che lui stesso si é costruito su misura!" "Gli uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" "I bambini sono grati alla Befana che mette nelle loro calze doni di giocattoli e dolci. Posso io non essere grato a Dio che mi ha messo nelle calze il dono di due meravigliose gambe?" "Le donne moderne difendono il loro ufficio con una ferocia tipicamente domestica. Combattono per la scrivania e la macchina da scrivere come per il focolare e la casa, e sviluppano una sorta di selvaggio comportamento da coniuge nei confronti dell’invisibile capo dell’azienda. Ecco perché fanno così bene il lavoro d’ufficio: ecco perché non dovrebbero farlo"
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