Amici del Timone (Staggia Senese) n°5 del 24 novembre 2005

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ONU: LA RICERCA DELLA RAZZA PURA

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Il 24 novembre 2005 c’è stata un’interessante conferenza dal titolo "Il vero volto dell’Onu: il ritorno della ideologia eugenetica e dello sfruttamento della donna", tenuta dalla professoressa Assuntina Morresi, docente di Chimica Fisica all’Università di Perugia.
La relatrice ha raccontato che nel 1968 per la prima volta in una assemblea dell’Onu compare un nuovo "diritto": la pianificazione familiare. Questo "diritto" va in parallelo con la questione dell’aborto e dei vari contraccettivi, ma vediamo quali sono le origini di questi tanto discussi diritti riproduttivi. In America, agli inizi del Novecento, Margaret Sanger accende una vera e propria lotta pubblica in nome della difesa della libertà della donna. Ma ciò che muove veramente Margaret è la corrente di pensiero, molto diffusa all’epoca, che va sotto il nome di "eugenetica" ovvero la possibilità di poter migliorare la specie umana vietando la procreazione a quelle persone ritenute imperfette. Nella pratica ciò si traduce nella diffusione della sterilizzazione e degli anticoncezionali in quel tempo proibiti in America. Ben presto trova molti finanziatori che si rendono conto del guadagno che poteva esserci dietro a tutto questo. Dopo Hitler, che fa dell’eugenetica il suo cavallo di battaglia, il sogno della razza pura sembra finito. E invece nel 1962 a Bombey, in India, la Sanger fonda la "Federazione Internazionale di Pianificazione Familiare" (IPPF), oggi una delle prime associazioni non governative che collabora con l’Onu, che comprende otto associazioni nazionali (il presidente di quella tedesca è un medico che durante il Terzo Reich sterilizzava ebrei e handicappati che avrebbero sciupato la razza pura!). Ma che cosa fa oggi l’Onu nel mondo a difesa dei diritti della donna?
Promuove l'uso della sterilizzazione e dell'aborto come controllo della popolazione: ad esempio la Cina è stata riconosciuta come esempio mirabile per la sua politica sul controllo delle nascite: ogni donna può fare solo un figlio dopo di che è costretta a mettere la spirale e se qualcosa andasse storto l'aborto è obbligatorio. E che dire di quelle donne indiane che con lo tzunami hanno perso i propri figli e hanno scoperto di non poterne fare altri perché non erano state avvertite che la sterilizzazione era irreversibile?
In Africa l'UNICEF ha aperto cliniche per aiutare le donne ad abortire gratis: aiuta i bambini uccidendoli prima di nascere?
In Spagna l'IPPF ha aperto alcuni consultori per distribuire il lunedì mattina la pillola del giorno dopo a ragazzine a partire da 11 anni gratis e senza il consenso dei genitori. Però per una gita scolastica ci vuole il loro permesso!
Promuove la contraccezione: ad esempio nel 2001 in Albania sono stati regalati 65.000.000 di profilattici, una cifra esagerata che una popolazione di quattro milioni di persone non riuscirà mai a consumare...
Molto ci sarebbe da dire sulla pillola abortiva RU486 a partire dal danno sulla salute della donna (nove donne che l'hanno usata negli ultimi anni sono morte), poco evidenziato in televisione, al guadagno che sta dietro a tutto questo!
Nell'Onu la Santa Sede si è opposta a tutto questo combattendo contro queste politiche che invece di aiutare la donna la rendono ancora una volta la vera vittima. Unico alleato, tra i capi di stato, è Bush che appena eletto presidente ha tolto i finanziamenti all'IPPF per evitare di collaborare alla diffusione dell'aborto nel mondo.
Non bisogna mai dimenticare che tutte le volte che l'uomo ha la presunzione di poter plasmare i diritti naturali a suo conto e ritiene antimoderni gli insegnamenti di Dio, là c'è la propria disfatta. E l'esempio più lampante è proprio la nostra Europa che, rinnegando le sue radici cristiane, sta precipitando in un caos e una follia totale!

PER APPROFONDIRE:
Eugenia Roccella (femminista ed ex-radicale) e Lucetta Scaraffia (di cui Assuntina Morresi ha curato le appendici), Contro il cristianesimo, Piemme.

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